Nicolaj Rimskij-Korsakov – Shéhérazade op. 35: Festa a Bagdad. Il mare. Il Naufragio – Guida all’ascolto
Nel quarto movimento di Shéhérazade op. 35 di Nicolaj Rimskij-Korsakov, il più drammatico dei quattro, ritroviamo la maggior parte dei temi apparsi precedentemente.
Siamo esattamente a 30:31 del nostro video.
Fin dall’introduzione (Allegro molto), possiamo sentire sia il sultano che la principessa che, per due volte, dialogano tra di loro.
Il tema del sultano, molto veloce, a 31:04, è piuttosto minaccioso, ma Shéhérazade gli risponde docilmente (a 31:24) e sembra che ormai la sua libertà è vicina (e quindi la sua vita è salva): essa tuttavia risponde con tutta la sua energia (doppie e triple corde nel violino).
A questo punto i temi si intrecciano in un ritmo sempre più travolgente: a 31:40, su un tempo Vivo, le viole hanno un ostinato ritmico che fa da base alle varie ripresentazioni dei temi da parte dei vari strumenti dell’orchestra (lo stesso ostinato verrà poi ripreso a turno da altri strumenti e l’energia ritmica continua a crescere).
È la festa a Bagdad, ma da essa si passa direttamente alla tempesta, con gli accenti spostati, con le accelerazioni violente di tutta l’orchestra che raffigurano la lotta contro tutti gli elementi della natura che si scatenano e che portano al naufragio della nave di Sinbad.
Quando la burrasca finisce e torna la calma, a 37:23, ecco che, con un tempo Allegro non troppo e maestoso ricompare il tema del sultano agli ottoni, ma ora non è più minaccioso.
Il Poco più tranquillo successivo, a 38:57, ci dà conferma di ciò che sta succedendo al sultano: il suo tema è suonato dai violini nel registro acuto in modo molto dolce, segno evidente che non ha più intenzione di uccidere Sheheradzàde, la quale ritorna vittoriosa, a 39:28, in un tempo Lento.