Ludwig van Beethoven – Sinfonia n. 7, op. 92: IV. Allegro con brio – Guida all’ascolto
Il quarto ed ultimo movimento della Sinfonia n. 7 in la maggiore op. 92 di Ludwig van Beethoven, Allegro con brio, è, come i movimenti precedenti, molto ricco di nuove combinazioni, modulazioni ed altri stratagemmi con un andamento quasi vorticoso e possiamo dire che è il culmine di tutta la sinfonia (qui infatti possiamo ritrovare frammenti ritmici già usati in precedenza che ora hanno la loro completezza).
Beethoven propone degli effetti molto simpatici quanto imprevisti durante tutto lo svolgimento di questo finale, come ad esempio un lungo pedale sulla nota mi, nella coda finale, ricamato da un re diesis dello stesso valore della nota reale ed anche questa è senza dubbio una bella arditezza armonica (ma su questo ci torneremo su nel corso della guida all’ascolto).
Questo Allegro con brio inizia (così come terminerà) con due accordi dal carattere impetuoso, suonati fortissimo da tutta l’orchestra (siamo esattamente a 30:34 del nostro video), dopo i quali i primi violini cantano nella regione media un tema danzante e rapido in sedicesimi (con uno sforzato sul tempo debole della battuta), mentre i legni continuano i loro accordi nella regione acuta e i violini secondi e le viole accompagnano la melodia dei violini primi con un tremolo a doppie corde.
Viene allora proposto dalla fanfara dei fiati un nuovo tema più trionfale (questa volta accentuato sul tempo forte) sugli archi che scandiscono il tempo con gli accordi, fino al ritorno del tema dei violini primi ma questa volta variato e sotto forma di imitazione tra tutti i violini e le viole.
Questo stesso tema viene usato all’inizio dello sviluppo ma inizialmente in un’atmosfera cupa e pesante che ben presto lascia il posto, con l’avvento della tonalità di do maggiore, ad un’atmosfera molto più rasserenata.
Poco dopo è interessante la progressione armonica, un episodio talmente agile che quasi ci lascia senza fiato come durante una corsa, a cui segue una cadenza che ci porta nella tonalità di fa maggiore: qui il flauto ripropone il primo tema.
Questo non è altro che un anticipo della ripresa e che si presenta in modo molto regolare con il materiale tematico dell’esposizione nella tonalità di impianto.
Sopra al pedale dei bassi i violini e le viole si palleggiano freneticamente i vari frammenti del tema, finché la sinfonia termina in modo molto brillante, chiudendo così questo capolavoro di abilità tecniche, di gusto, di fantasia, di savoir-faire e di inspirazione.