L’imitazione
Per imitazione si intende un procedimento musicale in cui una frase melodica o una melodia viene ripetuta (cioè imitata) da una voce diversa da quella che l’aveva intonata poco prima.
La prima presentazione della melodia è detta proposta o antecedente, mentre le imitazioni successive si chiamano risposta o conseguente e può essere a qualsiasi intervallo di distanza dall’originale, sia superiore che inferiore.
L’imitazione può essere più o meno letterale e può riprendere integralmente la frase iniziale: in questo caso avremo l’imitazione stretta.
Avremo poi:
- l’imitazione perfetta o regolare quando la risposta ripropone rigorosamente gli intervalli melodici della proposta,
- imperfetta o irregolare quando uno o più intervalli sono diversi,
- libera se la frase è imitata più o meno approssimativamente,
- ritmica se viene imitato solo il ritmo.
Per quanto riguarda la direzione dell’imitazione possiamo trovare diversi artifici che sono diventati dei procedimenti piuttosto tipici:
- per moto retto quando il conseguente imita parallelamente l’antecedente,
- per moto contrario o inverso se gli intervalli della proposta vengono invertiti: quelli ascendenti diventeranno discendenti e quelli discendenti ascendenti,
- per moto retrogrado se la risposta riprende il disegno della melodia ma proponendolo dall’ultima nota alla prima,
- per moto retrogrado contrario quando la melodia viene letta dalla fine all’inizio e gli intervalli vengono invertiti
- per aumentazione (o aggravamento) e per diminuzione se nella risposta la durata delle note della melodia data vengono proporzionalmente aumentati o diminuiti (di solito vengono raddoppiati o dimezzati).
L’imitazione è un procedimento molto usato nella tecnica contrappuntistica, tanto da diventare il fondamento dello stile contrappuntistico di molte forme polifoniche e strumentali dall’antichità ad oggi.
Il massimo grado di elaborazione si ha nel canone (in cui l’imitazione è praticamente il solo principio costruttivo) e nella fuga.