Igor Stravinskij – Petruška: I quadro – Guida all’ascolto
Petruška di Igor Stravinskij si svolge durante il carnevale, nella Settimana Grassa, in una bella giornata invernale del 1830.
Nel primo quadro (Festa popolare della Settimana Grassa) siamo a San Pietroburgo, sulla Piazza dell’Ammiragliato (questo è il video che ho scelto per fare questa guida all’ascolto).
Una grande animazione (Vivace) si afferma fin dalle prime battute, dominate da flauti e violoncelli (che suonano un un canto popolare russo della regione di Smolensk) su di un procedere ostinato dei clarinetti e dei corni: le strade sono piene di persone di tutti i tipi che si accalcano tra le bancarelle o le giostre.
L’entrata degli archi, dal pianoforte e dell’arpa, a 01:56, danno vita rapidamente ad una scena popolare con temi e formule ripetitivi, evocano ancora di più il turbinio giocoso della folla che festeggia.
Lo stile russo è immediatamente distinguibile e il motivo che risuona a 02:28 è un motivo popolare, eseguito omoritmicamente da tutta l’orchestra.
Ci sono poi alcuni sezioni contrastanti (gli umori e i colori della festa) e la ripresa del motivo principale che chiude questo episodio.
Il clima sonoro della festa forense si precisa ancora di più a 03:36 con l’imitazione dei timbri dell’organo di Barberia (cioè l’organetto a manovella usato dai suonatori di strada) da parte dei clarinetti su un contrappunto dei flauti, seguito dal tema di un canzone popolare francese: Elle avait une jambe de bois (Lei aveva una gamba di legno) suonata con delicatezza da flauti e clarinetti e ritmata dal triangolo, a 03:51.
Essa viene interrotta da una ripresa dell’introduzione a 04:53 con tutta la sua animazione ad opera dei violini che hanno l’incipit del motivo principale.
È solo ora che l’azione si precisa: un crescendo di tutta l’orchestra lascia il posto ad un lungo assolo di timpano e cassa rullante.
Davanti ad un pubblico dei giorni di festa arriva il Ciarlatano, a 06:47, (Lento è scritto in partitura) che ha un teatro di marionette, dall’aspetto un po’ inquietante e misterioso (espresso da sonorità grottesche e minaccianti di fagotti, controfagotto e contrabbassi) inizia una rappresentazione con dei pupazzi magici: Petruška, una Ballerina e un Moro, ai quali egli ha trasmesso dei sentimenti umani grazie ad un suo potere magico e misterioso (a questo punto, esattamente a 07:24, un assolo di flauto, con un movimento alternativamente ascendente e discendente, ci propone un piccolo episodio quasi … incantatorio seguito da una pagina con strane sonorità).
I pupazzi prendono vita e si mettono a danzare, tra lo stupore della folla: è la celebre Danza russa (Allegro giusto), a 08:36 nella quale risuona un nuovo canto popolare e dove il pianoforte assume un ruolo importante, suonando a volte insieme all’orchestra, a volte in contrapposizione.
Il timpano e la cassa rullante ritornano a 11:00 e concludono il primo quadro: il Ciarlatano ha ripreso il controllo delle sue marionette e le ha riposte nelle loro stanze.
Su questo rullo incomincia il secondo quadro.