Franz Liszt: Rapsodia Ungherese n. 3 – Guida all’ascolto
La Rapsodia Ungherese n. 3 in si bemolle maggiore di Franz Liszt, dedicata al conte Leó Festetics, è diversa dalla maggior parte delle altre, in quanto qui non abbiamo una struttura precisa, identificabile nei tempi del lassan e friska, ma troviamo piuttosto una successione di tempi differenti: abbiamo pertanto una molteplicità di sezioni diverse, ognuna delle quali ha uno sviluppo tematico indipendente.
Per questo motivo, forse, è piuttosto sconosciuta rispetto ad altre rapsodie della stessa raccolta.
La terza sezione è stata tolta da Liszt stesso nella versione orchestrale.
Questo brano, pianisticamente parlando, è uno dei più facili a livello tecnico ed è un brano molto breve.
Qui Liszt, come in altre rapsodie, usa la scala zingara, in quanto i temi tratti da motivi zigani la prevedono.
Siamo esattamente a 23:43 del video che ho scelto per fare questa guida all’ascolto.
L’Andante iniziale propone un tema marziale, lento e solenne su un ritmo puntato: all’inizio lo troviamo nella parte grave (pesante espressivo è scritto in partitura) e subito dopo, a 24:20, con un f espressivo, viene presentato nel registro medio.
Con un diminuendo, passiamo all’Allegretto successivo, a 25:00, in pp, dove il tema viene variato con delle note ribattute e dove la scala zingara … la fa da padrone 🙂
A 26:38 ritorna, con un Tempo I, la ripresa dell’inizio con il tema prima nel grave (ora il tutto è f) e poi nel registro medio a cui segue in p, a 27:44, le note ribattute sulla scala zingara.
Il brano termina, a 28:34, con quattro accordi in ppp con un leggero crescendo.